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Il procedimento, finalizzato all’approvazione del progetto individuale (che è giuridicamente collocato all’interno del progetto di vita), viene avviato su istanza di parte, ed è approvato dall’Unità di Valutazione Multi Disciplinare, operante in ambito distrettuale per la presa in carico della persona. D-TRAIL, dialogando, al fianco del titolare della posizione giuridica qualificata, nei confronti dell’UVMD, favorisce l’elaborazione di un percorso personalizzato, in cui si valorizza il coordinamento mirato degli interventi, aventi lo scopo di ottenere una appropriata destrutturazione degli ostacoli che si frappongono nella vita della persona.  Decisivo, secondo la nostra visione di impresa, si configura, dunque, il dialogo tra tutti gli attori coinvolti nella presa in carico, migliorando la consapevolezza, tanto dell’utente quanto della sua famiglia, quali titolari della posizione giuridica qualificata. Tale posizione deve essere conosciuta e studiata il più possibile, proprio per riuscire a migliorare, in una logica più ampia, il coordinamento delle prestazioni.

In tale quadro, l’utente e la sua famiglia necessitano di un “supplemento di garanzie”, teso a migliorare l’autorealizzazione della persona ed il superamento di ogni condizione di esclusione sociale. Il supplemento di garanzie, secondo la nostra visione d’impresa, è ottenibile solo attraverso un fitto “lavoro di rete”, conformemente al modello “bio-psico-sociale reale fondato sui diritti umani”.

In termini più tecnici, vogliamo supportare l’utente, ove possibile, nel dimostrare che le prestazioni da egli richieste sono essenziali al proprio percorso di inclusione.

Per dimostrare la sussistenza dell’essenzialità di una prestazione, la consulenza fa riferimento alle cd evidenze scientifiche, certificate appunto come evidenti dai nostri collaboratori, titolari di apposita specializzazione nella branca della neuropsichiatria e della psichiatria. Il ricorso alle evidenze scientifiche ha una duplice valenza probatoria:

1-consente, sul piano medico, di capire le modalità di esecuzione di una prestazione, in altri termini come e perché quella prestazione è importante per la vita dell’utente;

2-consente, sul piano giuridico, di conferire, alla richiesta\domanda, da presentare (alla pubblica amministrazione oppure alle pubbliche amministrazioni, responsabili dell’erogazione), il “vestito” di diritto incomprimibile. A tal proposito in numerose sentenze, pronunciate sia dalla Corte Costituzionale sia dal Consiglio di Stato, il principio di diritto è molto chiaro: “quando una prestazione è collocata all’interno, non solo del diritto alla salute, ma anche all’interno del suo nucleo irriducibile”, le pubbliche amministrazioni non possono mai, in nessun caso, negare l’erogazione della stessa, opponendo, eventualmente, la carenza di risorse economiche. Dunque, se viene dimostrato, secondo evidenze scientifiche, che una prestazione è essenziale, l’utente non può in alcun modo rinunciare alla sua erogazione, con la necessaria conseguenza che la prestazione, “in qualche modo”, deve essere erogata.

ll servizio si rivolge anche al cliente-imprenditore, non necessariamente soggetto agli obblighi di cui alla l. n. 68 del 1999. La consulenza si articola nell’esame/studio delle risorse economiche, riferibili alla economia sociale e solidale di mercato, potenzialmente attivabili a favore del medesimo.

In concreto viene approfondita la possibilità di attivare lo strumento giuridico dell’ “accomodamento ragionevole”, e contestuale individuazione dei fondi europei richiedibili, nel rispetto di una strategia incentrata sulla valorizzazione del criterio sociale, funzionale all’inserimento lavorativo della persona vulnerabile/con disabilità, evidenziandone il contenuto di alto valore sociale, in vista della partecipazione al relativo bando di gara.

L’attività, in tale fase, si articola nel supportare l’utente nell’ esecuzione di quanto programmato. Quì l’innovazione è di tipo tecnologico e risiede nella messa a disposizione di apposita strumentazione tecnologica, quale “oculus, altoparlante intelligente, robot, ecc”, funzionale alle attività educative/riabilitative.

Tale strumentazione viene appositamente programmata attraverso “software” creati ad hoc per ogni singolo utente, che facilitano l’esecuzione delle prestazioni, “destrutturanti”, inserite nel proprio progetto di vita elaborato secondo ICF. Per ogni singolo utente, dunque, viene personalizzato lo strumento tecnologico, programmando lo stesso, come un abito su misura.

In altri termini il programma di software consente all’utente di ottenere, non solo un incremento della qualità del servizio ricevuto, derivante dalla elevata personalizzazione dell’intervento, ma anche un risparmio monetario, dal momento che tali risorse vengono reperite a suo favore in fase 1.

La consulenza, in tale fase, la cui innovazione risiede nel metodo interventistico, si articola nel reperimento delle risorse a favore dell’utente, attivando a suo beneficio la programmazione coordinata dei servizi: scolastici con quelli sanitari, socioassistenziali, culturali, ricreativi, sportivi e con altre attività sul territorio gestite da enti pubblici o privati, attraverso la richiesta di appositi strumenti giuridici, ex multis, ad es., la richiesta di attivazione di appositi accordi di programma.

Il modello bio-psico-sociale reale fondato sui diritti umani richiede una appropriata destrutturazione degli ostacoli che si frappongono nella vita della persona. A tal proposito D-TRAIL, ritenendo necessario ottenere prestazioni “destrutturanti”, che abbiano un elevato grado di qualità, mira a valorizzare il dialogo con la pubblica amministrazione, che è responsabile dell’erogazione delle relative prestazioni, nel rispetto del principio di sussidiarietà orizzontale, così come previsto dall’art. 118 u. c. Costituzione e dall’art. 1 comma 2 bis, l. n. 241 del 1990, ai sensi del quale “i rapporti tra il cittadino e la pubblica amministrazione sono improntati ai princìpi della collaborazione e della buona fede”.

L’ attività è suddivisibile in 2 fasi :

1) Costruzione del progetto di vita elaborato secondo ICF, contraddistinto da elementi di innovazione sociale nel metodo adottato, in quanto lo stesso si incentra sul coordinamento delle prestazioni e sulla valorizzazione dell’apposito dialogo intercorrente sia tra utente e pubblica amministrazione sia tra le stesse pubbliche amministrazioni, responsabili del coordinamento delle prestazioni da erogare.

2) Esecuzione del progetto di vita elaborato secondo ICF, in cui avviene in concreto la “destrutturazione” degli ostacoli che si frappongono nella vita della persona. All’interno di tale fase, l’utente necessita di affermare, ed eventualmente rivendicare, l’applicazione non solo delle “classiche” norme poste a tutela dei diritti cd sociali ex artt. 2, 3, 32, 34, 38 Cost., ma anche delle norme poste a tutela dei ‘rapporti economici’, di cui agli articoli 41-47 Cost., cui si ricollegano i criteri della c.d. “customer satisfaction”, intesa quale soddisfazione del cliente in quanto persona. L’utente in quanto persona, dunque, necessita di affermare la sua posizione giuridica di creditore della prestazione, oggetto dell’obbligazione del servizio pubblico, nei confronti della pubblica amministrazione, che assume la speculare posizione di debitore del suddetto servizio.